Il metodo educativo, ereditato da Don Bosco e da Maria Domenica Mazzarello, sintetizza l’esperienza pedagogica di questi santi educatori nel trinomio ragione, religione, amorevolezza che:
La scuola dell’infanzia non esaurisce tutte le funzioni educative: nell’esercizio della propria responsabilità e nel quadro della propria autonomia funzionale, favorisce, attraverso la partecipazione democratica prevista dalle norme sugli organi collegiali, l’interazione formativa con la famiglia, quale sede primaria dell’educazione del bambino. Attraverso percorsi, obbiettivi, contenuti e metodi, la Scuola dell’infanzia si propone di aiutare il bambino a:
Per ottenere questo:
Il gioco, l’esplorazione, la ricerca, la vita di relazione sono cardini su cui si fonda la nostra attività educativa.
Le insegnanti, per mettere il bambino nella condizione di agire, osservare, scoprire e creare, curano lo sviluppo delle attività educative secondo le Indicazioni Nazionali per i Piani Personalizzati delle Attività nelle Scuole dell’infanzia attraverso i “Campi di esperienza”.
Per promuovere una formazione globale del bambino la nostra scuola mira ad educare sia l’aspetto razionale del conoscere che quello intuitivo, sia la dimensione della ricerca umana che l’accoglienza del dono gratuito della Parola rivelata.
Le modalità di apprendimento e l'impostazione metodologica più consone per favorirla sono:
Apprendimento attraverso:
Metodo:
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